Ad oggi ci sono ottime possibilità, sia con tecniche chirurgiche che con tecniche non chirurgiche (ortocheratologia). Una volta effettuate tutte le valutazioni necessarie per individuare l’esatta natura del difetto visivo, si può effettuare una simulazione per fare una previsione di fattibilità. Tuttavia occorre valutare ogni specifico caso.

I corpi mobili vitreali sono opacità del vitreo, risultato di fenomeni ossidativi delle proteine in esso contenute; vederne significa che il vitreo sta subendo delle trasformazioni nella struttura. Le "mosche volanti" possono essere di natura transitoria o aumentare col tempo. In caso di nuove, numerose e persistenti, specie se accompagnate anche da lampi di luce, è importante contattare il medico oculista di fiducia per una osservazione attenta del fondo retinico.

Non è pericolo vederne, ma è un sintomo da non sottovalutare

Se dovessero comparire dei corpi mobili vitreali è consigliabile una visita oculistica per valutare la parte posteriore dell’occhio

No, non si diventa ciechi.

Se compaiono dei lampi luminosi vuol dire che la retina è sottoposta a trazioni da parte del vitreo.

Quando avvengono delle rotture della retina, è sufficiente una saldatura fatta con l’ intervento laser , se non si interviene subito è possibile che la retina si stacchi.

Non vi sono controindicazioni alla pratica sportva in tal senso , nonostante ciò è consigliabile la valutazione da parte dell’oculista

Non è mai stato dimostrato sino ad oggi.

Studi hanno accertato che può esserci una predisposizione ereditaria soprattutto per parenti di primo grado, come fratelli e figli.

La patologia glaucomatosa, una volta manifestata, anche se curata, rimarrà per sempre.

È importante un controllo medico-oculistico, anche in assenza di disturbi, se si ha più di 40 anni e non e stata fatta, negli ultimi 5 anni, una visita oculistica. Altrimenti, ogni 3 anni fra i 40 ed i 60 anni ed ogni anno successivamente.

Fra un’istillazione e l’altra, la pressione oculare aumenta, perciò è opportuno mantenere orari prestabiliti, anche se, occasionalmente, è possibile una modifca.

E’ bene che la terapia continui sempre, tranne che su indicazione specifica del medico oculista.

Se avete due tipi differenti di gocce è opportuno attendere qualche minuto fra il primo ed il secondo collirio.

Non vi è nessun pericolo , anche se è buona cura asciugarsi l’occhio subito dopo.

In questo modo si evita che il collirio in eccesso si perda nel canale lacrimale.

In alcuni casi la terapia va rafforzata con l’utilizzo di atri farmaci.

E’ fondamentale riferire al medico di famiglia la diagnosi di glaucoma ed i farmaci in uso

La retinopatia diabetica è una grave complicanza del diabete che colpisce i piccoli vasi di diversi organi.

I pazienti con il diabete sono più soggetti a sviluppare patologie oculari; la retinopatia diabetica è una patologia tra le più gravi per le conseguenze invalidanti che comporta.

I pazienti affetti da diabete possono non rendersi conto dell'evoluzione della patologia oculare.

La patologia si suddivide in due stadi: una forma non proliferante, che rappresenta la fase iniziale , e la forma proliferante che si manifesta nella fase tardiva.

Tutti i pazienti diabetici sono a rischio ma il rischio maggiore si corre quando il diabete non è controllato con farmaci e con dieta.

Ci sono diversi esami per scoprire e seguire l’evoluzione di questa complicanza .

Come dicevamo prima, la retinopatia diabetica può essere asintomatica; questo accade perché spesso le alterazioni della vista sono sempre tardive rispetto all’insorgere della malattia.

I pazienti diabetici possono sviluppare come complicanza la retinopatia diabetica, siffatto rischio diminuisce in maniera elevata se si mantiene la glicemia sotto controllo.

Non esiste ad oggi una terapia risolutiva per la patologia, ma molto utile per contrastarne la progressione è quella Laser.

Può aiutare la protezione dal sole con lenti che bloccano anche la luce ultravioletta (UV).